Primo sberleffo a Seta, il film di Girard che trasforma il romanzo di Baricco da cui è tratto in un polpettone insostenibile, dove è didascalico pure lo sguardo carciofato di Michael Pitt, al vertice dalla sua fissità. Alla fine della proiezione l'unico desiderio è quello di prendere Sakamoto e spaccarlgi il pianoforte in testa.
Secondo e più grande sberleffo a Domenico Procacci, che non solo ha coprodotto una legnata del genere, ma si è anche regalato il cameo più imbarazzante dell'anno. Se non lo riconoscete non preoccupatevi: vi verrà svelato dalle risa in qualcuno in sala...
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