sabato 15 dicembre 2007

Le promesse di Cronenberg


Il cinema di Cronenberg continua a sconcertarmi, non c'è che dire. Rimango sempre ammirato e sorpreso di come ogni volta questo autore riesca a trovare una sintesi spiazzante tra la forma "raggelata" che tanto predilige e la capacità di maneggiare testi di più largo consumo. Dopo un capolavoro come A History of Violence ecco un altro film di grande raffinatezza cinematografica: la metamorfosi ormai è entrata dentro la carne, e non ha più bisogno di uscire allo scoperto. Eastern Promises è un esercizio di stile e concettuale forse ancora più ardito del precedente, perché lavora più in superficie di quanto faceva l'altro. So che può sembrare una contraddizione, ma questa mi è sembrata la sua forza intrinseca.

Adriano

3 commenti:

  1. A me "Eastern Promises" ha deluso un po'. Non ha la tensione narrativa e la forza di messa in scena di "A History of Violence". Si regge interamente sulla performance di Mortensen (grandissimo) e su un paio di scene molto intense (la famigerata lotta nella sauna ma anche l'affiliazione in mutande), anche perché la struttura del racconto è abbastanza particolare (una specie di primo atto dilatato per 3/4 del film) e fatica a prendere il volo. Inoltre il modo di dare informazioni su storia e personaggi (ossia il modo in cui sono scritte le scene) è spesso molto schematico e poco affascinante (si potrebbe dire che manca un esercizio sul sottotesto). Insomma, non mi ha preso fino in fondo.

    L

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  2. UNO DEI FIL PIù BELLI DEGLI ULTIMI 15 ANNI

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  3. Ragazzi, eccomi qui a commentare (tempestivamente!...) lo straordinario film di Cronenberg, uscito il 14 dicembre e visto col solito mese accademico di ritardo. D'accordo con L e con Adriano, registro un Viggo fuori dal comune, "corpo" protagonista di due sequenze tra le più potenti degli ultimi anni, quelle citate in precedenza. Struttura anomala, è vero, per un film forse meno cesellato del precedente. Ma la mano registica è quella di un autore felicemente giunto, dopo un percorso mai prevedibile, alla piena maturità artistica.

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