16 ottobre 2012 - 28 maggio 2013
Palazzo delle Esposizioni – Sala
Cinema
INGRESSO LIBERO FINO A
ESAURIMENTO POSTI
Un evento promosso da:
Centro
Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale
Palazzo
delle Esposizioni
Ass.
Cult. La Farfalla sul Mirino
Dopo il grande successo della scorsa stagione,
torna la rassegna A qualcuno piace
classico con un ciclo di capolavori che hanno segnato la storia del cinema
e che il pubblico potrà riscoprire sul grande schermo e nel loro formato
originario, la pellicola 35mm. Tra i nomi dei protagonisti di questa edizione
spiccano quelli di alcuni dei più amati maestri della settima arte, da Buñuel a
Kurosawa, da Herzog a Fellini, passando per Wilder, Kazan, Melville e von Sternberg, solo per citarne alcuni. Oltre alle
pellicole più celebrate e conosciute, sarà possibile anche ammirare alcune
rarità come La notte del piacere di
Sjöberg, Palma d’Oro a Cannes nel 1951 o l’ultimo film di Jacques Becker, Il buco, senza dimenticare l’evento di
apertura del 16 ottobre: prima della proiezione di Effetto notte di Truffaut sarà presentato per la prima volta a Roma
il frammento unico al mondo del film perduto di Murnau, Marizza, acquisito e restaurato dal Centro Sperimentale di
Cinematografia – Cineteca Nazionale. Una festa per gli occhi dei cinefili di
ogni generazione, un’occasione irripetibile per condividere in sala l’emozione
dei grandi film del passato.
martedì 16 ottobre 2012, ore
21.00
Effetto notte
(La nuit américaine,
Francia 1973)
di François Truffaut, con
Jacqueline Bisset, François Truffaut, Jean-Pierre Léaud
colore, durata: 115', 35mm versione italiana
Tra i capolavori
più amati di Truffaut, Effetto notte è un omaggio eccezionale al mondo
del cinema e ai suoi retroscena. È lo stesso Truffaut a vestire i panni di
Ferrand, regista di un film in produzione negli studi della Victorine a Nizza,
sul set del quale si intrecciano le storie private dei membri della troupe, tra
amori, scontri e mille imprevisti quotidiani. Acuto e divertente, pieno di
citazioni e ammiccamenti ma senza ombra di retorica. Premio Oscar per il
miglior film straniero.
prima del film sarà proiettato
Marizza
(Marizza, gennant die Schmuggler-Madonna,
Germania 1921-22)
di F.W. Murnau, con Adele
Sandrock, Harry Frank, H.H. von Twardowski
b/n, durata: 14' (18fps), 35mm didascalie italiane
Questo frammento
unico al mondo del film perduto di Murnau, appartenente al Museo Internazionale
del Cinema e dello Spettacolo e ora acquisito e restaurato dal Centro
Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, viene presentato per la
prima volta a Roma dopo l'anteprima mondiale alle Giornate del Cinema Muto di
Pordenone. Un'occasione imperdibile per gli ammiratori del maestro tedesco,
regista di Nosferatu e Aurora, e per tutti gli appassionati del
grande cinema.
martedì 30 ottobre 2012, ore 21.00
Shanghai Express
(Shanghai Express, Usa 1932)
di Joseph von Sternberg, con Marlene Dietrich,
Clive Brook, Eugene Pallette,
b/n, durata: 80', 35mm versione italiana
In una Cina in
preda alla guerra civile, si ritrovano sul treno Shanghai-Pechino una
prostituta d'alto bordo, Shanghai Lily, e un ufficiale inglese. I due un tempo
erano innamorati e, quando il treno viene sequestrato dai rivoluzionari, sarà
Lily a sacrificarsi per salvare l'uomo che ama ancora. Vetta assoluta del
sodalizio fra von Sternberg e la Dietrich, che risplende in una delle parti che
l'hanno consacrata come icona definitiva del desiderio e della seduzione.
martedì 13 novembre 2012, ore 21.00
Ran
(Ran, Giappone 1985)
di Akira Kurosawa, con Tatsuya Nakadai, Akira
Terao, Takeshi Kato
colore, durata: 163', 35mm versione italiana
Capolavoro della
maturità di Kurosawa, che rilegge il Re
Lear di Shakespeare raccontando le vicende di Hidetora, signore giapponese
della guerra caduto in disgrazia per aver spartito il suo regno tra tre figli
ingrati. Epico, smisurato, esaltante, Ran (giapponese per “caos”) è uno
spettacolo visivo difficile da dimenticare, con alcune delle più belle scene di
battaglia mai realizzate. Premiato con l'Oscar, fu all'epoca il più grande
sforzo produttivo della storia del cinema giapponese.
martedì 27 novembre 2012, ore 21.00
Il buco
(Le trou, Francia 1959)
di Jacques Becker, con Michel Constantin,
Philippe Leroy, Catherine Spaak
b/n, durata: 140', 35mm versione italiana
Nel 1947, nel
carcere della Santé di Parigi, cinque detenuti tentano la fuga scavando un
tunnel sotto la prigione. Proprio quando l'impresa sta per riuscire, il
tradimento di uno di loro mette tutto a repentaglio. Tratto da un romanzo di
José Giovanni, Il buco è l'ultimo film di Becker e uno dei suoi più
celebrati: tesissimo, rigoroso, appassionante, nelle sue scelte antiretoriche
fa da ponte tra la vecchia generazione dei registi francesi e i nuovi autori
della Nouvelle Vague.
lunedì 10 dicembre 2012, ore 21.00
La cosa
(The Thing, Usa 1982)
di John Carpenter, con
Kurt Russell, Wilford Brimley, Keith David
colore, durata: 108', 35mm versione italiana
In Antartide, un
gruppo di scienziati è minacciato da una terribile creatura aliena capace di
assumere ogni sembianza. Carpenter parte da La Cosa da un altro mondo,
horror fantascientifico prodotto da Hawks nel 1951, e lo trasforma in uno dei
suoi film più compiuti e inquietanti, anche grazie ai superlativi effetti
speciali di Rob Bottin. Divenuto negli anni un oggetto di culto, il film
celebra quest'anno il suo trentennale ed è stato omaggiato di un prequel.
martedì 8 gennaio 2013, ore 21.00
Il terzo uomo
(The Third Man, GB
1949)
di Carol Reed, con Orson
Welles, Joseph Cotten, Alida Valli
b/n, durata: 104', 35mm versione italiana
Nella Vienna occupata dagli
alleati, lo scrittore Holly Martins deve scoprire la verità sulla morte del suo
amico Harry Lime, misteriosamente scomparso in un incidente automobilistico. Ma
la realtà si rivelerà molto diversa. Palma d'Oro a Cannes e Oscar per la
formidabile fotografia di Robert Krasker, Il terzo uomo è semplicemente
uno dei più grandi noir della storia del cinema, con il valore aggiunto di un
Orson Welles nei panni di un personaggio divenuto leggendario.
martedì 22 gennaio 2013, ore 21.00
La notte del piacere
(Fröken Julie, Svezia 1951)
di Alf Sjöberg, con Anita Björk, Ulf Palme, Märta
Dorff
b/n, durata: 91', 35mm versione italiana
La contessina
Julie, in rotta con la famiglia, decide nella notte di San Giovanni di
concedersi al servo Jean, andando incontro a conseguenze fatali. Pur adattando
il celebre dramma di Strindberg, La
signorina Julie, e mantenendone i temi chiave, Sjöberg si concede diverse
libertà nel racconto, prima fra tutte una serie di flashback molto innovativi per
l'epoca. La Palma d'Oro a Cannes e il torbido erotismo ne fecero un grande
successo di pubblico.
martedì 5 febbraio 2013, ore 21.00
La strada
(Italia 1954)
di Federico Fellini, con Anthony Quinn, Giulietta
Masina, Richard Basehart
b/n, durata: 104', 35mm
L'ingenua
Gelsomina è venduta a Zampanò, un rude artista di strada che la porta con sé
nei suoi spettacoli in giro per l'Italia. Quando Zampanò uccide il Matto, un
funambolo gentile divenuto l'unico amico della ragazza, questa troverà la forza
di fuggire. Premio Oscar come miglior film straniero, La strada ha fatto
conoscere Fellini e la sua personalissima poesia in tutto il mondo, segnando
una tappa fondamentale nella carriera del regista e nella storia del cinema
italiano.
martedì 19 febbraio 2013, ore 21.00
Il tagliagole
(Le Boucher, Francia 1969)
di Claude Chabrol,con Stéphane Audran, Jean
Yanne, Antonio Passalia
colore, durata: 95', 35mm versione italiana
In una cittadina
francese nasce l'amore tra una maestrina e un macellaio, ma l'idillio si spezza
quando le tracce di alcuni feroci delitti sembrano condurre proprio a
quest'ultimo. Tra i thriller più hitchcockiani di Chabrol, che riesce a essere
«controllato senza essere evasivo,
limpido senza essere superficiale, trasparente senza essere freddo. Un film
angoscioso che è anche una struggente storia d'amore» (Morandini).
martedì 5 marzo 2013, ore 21.00
Fitzcarraldo
(Fitzcarraldo, RFT 1981)
di Werner Herzog, con Klaus Kinski, Claudia
Cardinale, Peter Berling
colore, durata: 157', 35mm versione italiana
Brian Sweeney
Fitzgerald, detto Fitzcarraldo, ha un sogno folle: costruire un grande Teatro
dell'Opera dentro la foresta amazzonica. Per farlo, dovrà sfidare la natura e
gli indios, trascinando un battello oltre una montagna. Quattro anni di riprese,
morti e feriti sul set, enormi problemi finanziari: il risultato è l'opera più
visionaria di Herzog, che dichiarò: «Se
abbandonassi questo progetto sarei un uomo senza sogni e non voglio vivere
così. Vivo o muoio con questo progetto».
martedì 19 marzo 2013 – ore 21.00
Barriera invisibile
(Gentleman's Agreement,
Usa 1947)
di Elia Kazan, con
Gregory Peck, Dorothy McGuire, John Garfield
b/n, durata: 118', 35mm versione italiana
Per realizzare
un'inchiesta, un giornalista si finge ebreo, finendo per scoprire che anche
nell'America del dopoguerra il razzismo si nasconde negli ambienti più
insospettabili. Da sempre attento agli spunti sociali controcorrente, Kazan
firma il primo film hollywoodiano sul tema dell'antisemitismo, riunendo un cast
eccellente e componendo una parabola appassionante e mai didascalica. All'epoca
fece clamore e fu premiato con tre Oscar.
martedì 2 aprile 2013, ore 21.00
Lo spione
(Le doulos, Francia 1962)
di Jean-Pierre Melville, con Jean-Paul Belmondo,
Serge Reggiani, Michel Piccoli
b/n, durata: 108', 35mm versione italiana
Uscito di
galera, un rapinatore decide di regolare i conti con chi lo ha tradito. Quando
si convince, a torto, che lo “spione” sia il giovane e astuto collega Silien,
l'equivoco diventerà fatale per entrambi. Con questo caposaldo del noir
francese Melville mette a punto lo stile che lo renderà famoso, mescolando le
atmosfere del cinema nero americano con un pessimismo e un disincanto più
tipicamente europei. Straordinari Belmondo e Reggiani, ma anche un giovane Michel
Piccoli.
martedì 16 aprile 2013, ore 21.00
Non per soldi... ma per denaro
(The Fortune Cookie, Usa 1966)
di Billy Wilder, con Jack
Lemmon, Walter Matthau, Judi West
b/n, durata: 125', 35mm versione originale con
sottotitoli italiani
Un cameraman viene
colpito incidentalmente durante una partita di football e si lascia convincere
dal cognato a fingersi paralizzato per intascare i soldi dell'assicurazione.
Facendosi beffe dell'avidità e dell'ossessione per il denaro, Wilder orchestra
una girandola di equivoci esilarante e aggiunge un tassello fondamentale alla
sua insuperata “commedia umana”. Formidabile la coppia Lemmon-Matthau, con
quest'ultimo vincitore di un meritatissimo Oscar.
martedì 30 aprile 2013, ore 21.00
Il fantasma della libertà
(Le fantôme de la liberté,
Francia 1974)
di Luis Buñuel, con Jean-Claude Brialy, Michel Piccoli, Adriana
Asti, Adolfo Celi
colore, durata: 103', 35mm versione italiana
Una serie di
episodi in apparenza slegati fra di loro, tra la Spagna di fine settecento e la
Parigi di oggi, con i protagonisti più improbabili: dai frati amanti del poker
alle coppie sadomaso, dal cecchino che spara sulla folla che lo applaude al
prefetto che parla con i morti, fino al maniaco che importuna i bambini
offrendo foto dei monumenti. Una sarabanda surrealista irresistibile, in cui
ogni convenzione, sociale e narrativa, è messa al bando con spirito
gioiosamente iconoclasta.
martedì 14 maggio 2013,
ore 21.00
Grand Hotel
(Grand Hotel, Usa
1932)
di Edmund Goulding, con
Greta Garbo, John Barrymore, Joan Crawford, Wallace Beery
b/n, durata: 113', 35mm versione italiana
In un grande
albergo berlinese si intrecciano le storie di una ballerina russa sul viale del
tramonto, di un sedicente barone rubacuori, di un industriale e della sua
segretaria che sogna di diventare attrice. In bilico tra commedia e melodramma,
un film esemplare dello stile MGM di quegli anni con alcune delle stelle più
fulgide di Hollywood, Garbo e Crawford in testa. Tratto dal bestseller di Vicki
Baum, il film è co-sceneggiato da Béla Balázs, il grande teorico del cinema
ungherese.
martedì 28 maggio 2013, ore 21.00
Cronaca di un amore
(Italia 1950)
di Michelangelo Antonioni, con Lucia Bosè,
Massimo Girotti
b/n, durata: 110', 35mm versione restaurata
La moglie di un
industriale stringe una relazione clandestina con un uomo più giovane,
conosciuto e amato anni prima: la passione li spingerà fino a progettare
l'omicidio del marito. Esordio folgorante di Antonioni, che prende da subito le
distanze dal cinema neorealista sia dal punto di vista dei temi affrontati (il
disagio esistenziale, la vacuità della classe borghese), sia da quello dello
stile (l'uso innovativo del piano sequenza). Film rivelazione per la giovane
Lucia Bosè.
Informazioni
Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema
Scalinata di via Milano 9 A, Roma
INGRESSO
LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI
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