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sabato 18 gennaio 2014

Rusty il selvaggio

Martedì 28 gennaio 2014 – ore 21.00
Palazzo delle Esposizioni, Roma
RUSTY IL SELVAGGIO
(Rumble Fish, Usa 1983)
di Francis Ford Coppola, con Mickey Rourke, Matt Dillon, Dennis Hopper, Nicolas Cage
b/n e colore, durata: 94’, 35mm versione italiana



Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Si consiglia di presentarsi all'ingresso della sala almeno un'ora prima dello spettacolo per ritirare la contromarca

Programma completo:
http://www.lafarfallasulmirino.it/archivio/classico2013/programma2013.pdf

Un evento promosso da:
Centro Sperimentale Cinematografia – Cineteca Nazionale,
Palazzo delle Esposizioni - https://www.facebook.com/PalazzoEsposizioni,
Ass. Cult. La Farfalla Sul Mirino

lunedì 21 giugno 2010

Lettere degne di nota - Corrispondenza che merita di essere letta da tutti



È questo il nome di un sito che riproduce scansioni di lettere di personaggi famosi o meno, con tanto di trascrizione del testo (in inglese).
Vi proponiamo tre gustosi esempi cinematografici:

Steve Martin risponde ad un fan con una geniale parodia delle lettere standard del genere:

Francis Ford Coppola chiede a Lee Marvin di recitare in Apocalypse Now (ma forse lo fa apposta per ottenere un rifiuto):

Pete Docter, uno dei registi di punta della Pixar, risponde ad un fan con una lettera illustrata:

lunedì 22 ottobre 2007

Francis Ford: perle di saggezza


“Con Youth Without Youth ho voluto ritrovarmi come scrittore e ho cercato di ritrovare un mio posto nel cinema. Non voglio fare remake o sequel dei miei film. L'industria cinematografica americana si sta cannibalizzando in questo modo. Il remake è una perdita di energia e di risorse. Non bisogna essere prigionieri del successo immediato, si deve rischiare e non ripetersi, creare sempre nuove storie che illuminino la vita dello spettatore”.


“Quando si fa un film inusuale, quando si prende un autore poco conosciuto e ci si inoltra in nuovi territori, ci vuole tempo prima che il pubblico decida se gli è piaciuto o no. Per questo motivo ho voluto fare un film vedibile e non inaccessibile, un film che la gente possa rivedere più volte come quando si rilegge un libro dopo tanto tempo”.


“Volevo elaborare il concetto di tempo legato alla consapevolezza. É un'indagine sulla coscienza umana. Tutto è linguaggio”.


“Il film è sempre personale, espressione della propria vita. Il cinema si lega più alla poesia che alla narrativa. La metafora è la forma cinematografica migliore”.

Alessandro Gambino

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